giovedì 12 luglio 2012

iPad sketches

 Vecchie illustrazioni fatte su iPad, a tema quasi esclusivamente cinematografico, utilizzando le app Sketchbook Pro e Procreate, a dito o a pennetta, a seconda.

Copertina di "Katoo - Megrim". Non so quale sia dei due il nome della band. Ammesso che sia una band.


Twin Peaks: Fire Walk With Me 


Tre Colori: Film Rosso

Hong Kong Express

Nikita



Nonostante queste illustrazioni abbiano ormai quasi un anno, gli voglio ancora bene.

domenica 8 luglio 2012

Pirati-Zombie


Ancora quattro tavole risalenti al secondo anno.
Questo capolavoro di sceneggiatura permetteva a noi disegnatori in erba di cimentarsi con tutti i topoi del fumetto popolare: i pirati, il mare, la tempesta, la pioggia, la nebbia, gli zombie, e grazie ad un'incredibile trovata narrativa, la fantascienza!
Tutto in una storia di quattro pagine con dei buchi di sceneggiatura pazzeschi, in cui una ragazzina prigioniera di un vascello-zombie viene condot-

Vabeh...










lunedì 2 luglio 2012

Never Trust Tomas


Dunque. Il primo lavoro di cui ho disponibilità digitale dovrebbe essere questo. 
Una storia fantasy dal plot altamente discutibile, risalente al secondo anno della scuola.
Con plot discutibile intendo che doveva essere un qualcosa tipo:

TAVOLA 1
C'è questo cavaliere solitario che viene incaricato dalla sua città (modellata palesemente su Edoras) di partire alla ricerca di un potente drago che sta seminando scompiglio nella zona, e che ha ammazzato tutti coloro che hanno provato a catturarlo. Ma lui è qualcosa come il prescelto, insomma, se la sente, quindi parte. Però c'è qualcos'altro sotto. 
Quest'uomo non ci convince. Già nella prima vignetta si può notare, oltre alla sua pericolosa pendenza dalla sella, un sguardo ambiguo. Staremo a vedere.
Il tipo, chiamiamolo Tomas, attraversa una foresta oscura prima di arrivare alla tana del drago. Che non si fa attendere.




TAVOLA 2
Tomas sprona il cavallo e fa dietrofront. Galoppa per campi e foreste, percorrendo la strada al contrario. Il drago lo segue, sputando fuoco. Però fa cilecca, e il cavaliere riesce a fuggire. 
A questo punto iniziamo a chiederci quale sia il brillante piano di Tomas per catturare il drago. C'è suspance, insomma.
Il drago però è più veloce, quindi lo supera e SBAM, gli atterra davanti. Il cavallo si imbizzarrisce, Tomas viene sbalzato a terra.
Il drago si avvicina minaccioso. Tomas è ormai impotente, cerca di proteggere il cavallo col proprio corpo, o no, questo ce lo vedo solo io.
Però ecco che d'un tratto il drago si volta, guardando in camera. 
Epilogo.
Il presentimento iniziale era giusto: Tomas era davvero un bastardo!
Era andato a scovare il drago. Ma siccome era un bastardo, oppure aveva subito uno smacco,  il suo piano non era di catturarlo, bensì di attirarlo verso la città, per fargliela distruggere e ottenere la sua vendetta!
Infatti, vignettona finale con il drago che svolazza sopra la città, bruciandola, e Tomas in primo piano che se ne va, sornione.

Se ti stai chiedendo: 
a) Perché il drago ha comunque risparmiato Tomas e il cavallo, quando poteva benissimo mangiarsi entrambi e poi andarsi a bruciare la città?
b) Perchè manca la TAVOLA 2?
La risposta in entrambi i casi è: non lo so.

* RETTIFICA DEL 09/11/12 *

Ho ritrovato la TAVOLA 2!



domenica 1 luglio 2012

Going straight to the half




Non ho mai concluso molte cose in vita mia. Non credo di aver mai completato un album di figurine, per dire. Non riesco a portare avanti molti progetti, qualsiasi tipo di progetti, dalla più grande impresa alla lettura di un libro, a dedicarmici con costanza. Ogni progetto che intraprendo ha quel punto limite, un po' prima della metà, diciamo il primo quarto, che mi rallenta, e occasionalmente mi blocca. So che la metà è lì ad aspettarmi, e so che dopo sarà tutto in discesa, eppure non riesco a raggiungerla.
Il primo quarto di ogni progetto è quel dannato punto in cui esaurisco le energie, la carica, lo slancio iniziale. 


Ormai ho perso il conto delle volte che ho aperto un blog. Le prime volte nemmeno si chiamavano blog. Ho perso il conto delle volte che ho scritto una frase d'introduzione, di quelle di circostanza, che iniziano con: "Salve a tutti questo è il mio blog, sono un po' spaesato, ma superato il momento iniziale lo aggiornerò via via, postando le mie opere perché sarebbe un peccato non mostrarle al mondo intero" e finiscono con il tipico, superbo epitaffio: "Benvenuti".

Ovviamente quel "momento iniziale", quel primo quarto, non l'ho mai superato.